venerdì 31 luglio 2009

it's a kind of (chinese) magic

 Vuoi fare i miliardi in Cina? Vuoi finalmente entrare a far parte della schiera di uomini di successo che qui hanno trovato il paradiso? Allora lascia perdere l’import-export, quello oramai è inflazionato, e poi basta vendere vestiti da due soldi ed accessori a prezzo popolare, che poi le nostre grandi firme ci rimangono male e non possono più comprarsi lo yatch. Dimentica l’antiquariato etnico, la gente si è rotta le scatole di avere robaccia di legno e ninnoli dalle forme strane in casa. Diffida del mattone, il prezzo è cresciuto, la qualità meno e poi rischi che dopo un centinaio d’anno i cattivi comunisti si riprendano la casa! Le energie rinnovabili? Di quelle ne parlano tutti ed in molti ci si butteranno, quindi è inflazionato in partenza, poi in Italia non è cosa a quanto pare. Personalmente ti sconsiglio anche l’esportazione del gelato...piuttosto la pizza, faresti felice centinaia di italiani in Cina con una pizza degna di questo nome.


E allora come si fa? Semplice, la magia!--br-- La Cina sembra impazzita per la magia, si proprio la roba di Houdini e David Copperfield, mirabolanti volteggi di carte, cocomeri nei cappelli ed incredibili evasioni da marchingegni mortali. Si sta concludendo in questi giorni a Beijing il Festival della magia, l’ho visto in televisione ed effettivamente la qualità era altissima. Sui giornali sono fioccati articoli su questa nuova passione che ha preso giovani e meno, con conseguente fiorire di pubblicazioni a riguardo, nascita di siti internet ed impennata nella vendita degli accessori del giovane mago. I negozianti affermano di aver più che raddoppiato le vendite di cilindri e conigli (che qui stranamente non si mangiano, o non molto almeno), non c’è centro commerciale che non abbia la sua rivendita di bacchette e mazzi truccati; i ragazzi hanno scoperto, come affermato in alcune interviste, che fare trucchetti da Harry Potter in salsa di soia li rende molto affascinanti, anche più che suonare la chitarra in spiaggia (questo l’ho aggiunto io). Sempre sui giornali si è dato grande risalto ai maghi cinesi ovviamente, inserendoli nella lunga tradizione del taoismo esoterico, ed esaltando in particolare quei performers che mettono in scena spettacoli che coniugano le illusioni e le tradizioni cinesi, come la pittura del viso dell’opera tradizione cinese od i costumi delle minoranze etniche, nel continuo richiamo patriottico e multietnico.


Quindi Giucas, Silvan, Otelma, Oronzo, che aspettate a venire qui?


Un augurio di buone vacanze a chi nei prossimi giorni partirà!

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