domenica 18 luglio 2010

Le buone intenzioni

Percorrevo il marciapiede nei pressi di casa mia, qualche sera fa. Il solito banchetto dove un signore in canottiera bianca vende pesciolini rossi e conigli nani neri, la solita contadina che stende un panno grigio per terra e vi dispone in ordine le sue zucche arancioni, in piccole piramidi di quattro piccole zucche tonde. Il vecchio che cuoce pannocchie gialle sul bancale sul retro della sua bicicletta: seduto sulla selle sgangherata, con un gomito appoggiato sul manubrio, fuma una isgaretta che tiene con fare studiato tra pollice ed indice, senza curarsi della cenere che occasionalmente si posa sulle pannocchie. Una signora vende limoni gialli che ha ppoggiato su di un piccolo banchetto formato da un pezzo di compensato poggiato su alcuni mattoni rossi. Io cammino tra tutti loro e qualche altra decina di cinesi, poi una signora attira la mia attenzione: cammina qualche metro davanti a me, e si cura di staccare da alberi e lampioni volantini e foglietti vari, pubblicità o proposte di servizi, che ignari hanno attaccato in precedenza. Sorrido e mi piace lo zelo con cui lei si cura del decoro pubblico solo con quel piccolo atto. Poi però noto che quei pezzi di carta che tanto solerte stacca, li butta per terra al centro del marciapiede o nelle aiuole sotto gli alberi. Rimango basito. Forse si apsetta che qualche altro cittadino dotato di senso civico passi successivamente a raccogliere da terra quelle carte. O forse è confidente che presto passeranno gli spazzini a riportare l'ordine cosmico della pulizia su quel selciato. Alla fine mi sembra una buona rappresentazione mi molte situaizoni cinesi: c'è la buona volontà, in moltissime cose. Peccato che si perda dopo il primo slancio.

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