lunedì 7 giugno 2010

Corea dal Sud, dalle elezioni allo spazio

Le elezioni amministrative in Corea del Sud dello scorso 2 giugno sono finte con una vittoria del partito di opposizione (DP), che ha guadagnato città e province importanti. Non Seoul, che è rimasta in mano al GNP (al potere in Corea) nella persona di Oh Se-hoon, ma dove la vittoria è stata di appena un punto percentuale. A confermare la sconfitta, le dimissioni di alti papaveri del GNP, tra cui il direttore della campagna elettorale; lo stesso Oh ha dichiarato che la tornata elettorale deve far riflettere il GNP.


Un primo riflesso sulla politica internazionale, leggasi questione intercoreana, è stato un raffreddamento dei toni bellicosi che avevano caratterizzato il periodo precedente. L'opposizione rinfaccia al presidente Lee che la sua strategia di innalzamento della tensione finalizzato al preoccupare la popolazione e spingerla a votare per gli hardliners non ha pagato in termini elettorali.


Nel frattempo, si attende per mercoledì il lancio di un razzo che porterà in orbita un satellite, il tutto costruito interamente da epserti coreani, pur la supervisione e la collaborazione di tecnici russi. Il razzo, denominato Korea Space Launch Vehicle-1 (KSLV-1), è nelle intenzioni del mondo scientifico coreano il lasciapassare per il club dei paesi esploratori del cosmo, ed allo stesso momento un innegabile impulso alla ricerca scientifica e tecnologica.


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