mercoledì 24 marzo 2010

Le spoglie di An Jung-geun

Questa settimana, esattamente il 26, ricorre il centenario della morte di An Jung-geun (nella foto, 1879-1910), mitica figura della lotta per l'indipendenza della Corea dall'invasore giapponese. An è passato alla storia per l'omicidio dell'allora reggente giapponese in Corea, Ito Hirobuni, dopo la firma del trattato di Eulsa, con cui la potenza nipponica si era di fatto impossessata dalla penisola coreana. Venne per questo condannato e giustiziato, ma le sue spoglie non sono mai state ritrovate. E' di oggi la notizia, diffusa dall'agenzia coreana Yonhap, che il governo di Seoul ha deciso di istituire un team di esperti che si dedicherà proprio a questa ricerca. Lo stesso presidente sudcoreano Lee ha chiesto la collaborazione di Cina e Giappone: in territorio cinese infatti è probabile che si trovino i resti dell'eroe, passato alla storia anche con il suo nome di battesimo Thomas (si convertì infatti al cristianesimo nel 1897) , ma è in giappone che si trovano i documenti sulla sua esecuzione che potrebbero essere fondamentali per la ricerca. Il reggente del Ministero per gli Affari Patriottici e dei Veterani, Kim Yang, ha dichiarato che gli sforzi per ottenere le documentazioni in mano ai giapponesi si sono fino ad oggi rivelati vani, per il loro atteggiamento non collaborativo. Tokio da sempre dichiara di non essere in possesso di documenti utili riguardo la prigionia e l'esecuzione di An, mentre Seoul si dice convinta che questi esistano, ed insieme a loro anche pagine riguardanti altri 228 indipendentisti coreani.


Una collaborazione che si presenta subito come molto difficile, ma che avrebbe un significato notevole, anche proprio nei confronti dello stesso An Jung-geun: una delle linee guida del suo pensiero era infatti il pan-asianismo. La sua idea era che Corea, Cina e Giappone avrebbero dovuto far fronte comune, in nome delle comuni origine e della vicinanza culturale, contro l' "occidente bianco" che si apprestava a colonizzare l'Asia orientale. Pensava che con la morte di Ito i rapporti tra Giappone e Corea si sarebbero fatti rosei. La storia invece ha dimostrato il contrario: nel 1910 cominciò una brutale invasione finita solo nel 1945, che ancora oggi allunga la sua ombra sui rapporti tra i due paesi, pronti ad infiammarsi ad ogni minimo sussulto.



 

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