lunedì 31 agosto 2009

per chi suona lungo il canale

 Poco a sud del mio condominio passa un fiume, o almeno io lo chiamo fiume anche se temo essere un banale canale. E' bello, ha le rive curate, una sorta di passeggiata lungo le rive. Passa a nord del ponte Xiaojie, che è il riferimento principale per chi vuole arrivare a casa mia. Ultimamente il ponte è spesso presidiato da poliziotti, addirittura con i cani. Una delle direttive per la sicurezza è infatti il controllo di punti strategici come i ponti. Ho fatto quella strade centinaia di volte, a piedi, in bus o in bicicletta, per arrivare alla stazione della metropolitana. A sud del fiume è caotico, si costeggia il secondo anello, la prima delle attuali 6 enormi tangenziali che circondano Beijing, polveri e fumi in abbondanza dai quali spuntano i tetti del Tempio del Lama, avvolto anch'esso in fuma ma di incenso. Sul lato nord invece è più tranquillo, ci sono quartieri residenziali e un bel parco. Oggi stavo percorrendo la riva sud, maledicendo gli automobilisti ed i loro clacson maledetti, quando il mio orecchio è stato colpito da qualcosa più gentile di un'otite causata dal rombo die motori: il suono romantico di un sassofono, reale, non riprodotto da altoparlanti come avviene nei centir commerciali. Una melodia piacevole, niente di speciale ma perfetta per rincuorare chi si trova disperso nel frastuono. Non vedevo il suonatore, nascosto tra gli alberi, e mi sono chiesto come mai avesse scelto la riva sud, quella più rumorosa e trafficata, per i suoi esercizi. Dentro di me sono sicuro che l'ha fatto per contrastare l'orrore del rumore con la sua musica, perciò l'ho già eletto uno dei miei eroi cinesi contemporanei.

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