lunedì 24 agosto 2009

delegazione n.1, Beijungle vi saluta!

 Beijing oggi si è svegliata grigia, dopo una decina di sole quasi ininterrotto. Sarà che oggi è l’anniversario della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi dell’anno scorso. O forse sarà che la capitale a suo modo saluta la Delegazione contese n.1, tornata nella notte verso le terre del germanino. Questa sorta di rappresentanza diplomatica di basso profilo ha portato nelle terre d’oriente una ventata di terra natia, con benefici effetti sui rapporti bilaterali tra il gigante asiatico e la piccola realtà emiliana. Sono stati avviati rapporti personali e professionali che fioriranno in futuro, sia tra le due diverse nazioni, ma anche tra le diverse zone del (bel?) Paese nonché tra diverse realtà europee. Per i progetti commerciali vale la pena citare il progetto di esportazione della piadina, che dovrà essere preventivamente rubata ai cari cugini romagnoli (già identificato il luogo di un futuro punto vendita, in sviluppo il business plan) nonché l’ambizioso piano di creare un Bar Sport per ovviare alla grave mancanza di un analogo luogo di ritrovo tipico nelle affascinante strade pechinesi, che possa fornire all’italiano a Beijing birra Moretti, espressi degni di questo nome, Gazzetta, calcio balilla e caratteristici tavolini in formica. Si cercano a tal fine investitori ben motivati. Anche qui già identificato il luogo, esattamente di fronte al bar francese, in maniera da contrastare i cugini d’oltralpe.


Importante è stato l’incontro con la delegazione spagnola, con cui si è discusso di commercio unilaterale di bevande alcoliche e di sviluppo congiunto della scienza medica.


Oltre agli splendidi luoghi visitati ed alle belle esperienze, la cifra aggiuntiva è stata la gioia di avere finalmente qui gli amici di sempre, e riuscire finalmente a condividere con loro questi luoghi che per quanto si raccontino rimangono sempre lontani, vedere le facce sorprese, affascinate, stupite ed a volte anche schifate; riscoprire io stesso luoghi che non vedevo da anni, e riscoprirmi in faccia le stesse espressioni. Ora la Delegazione porterà a Zeint nuovi racconti da Beijing, diversi dai miei. Chissà che città racconteranno quei tre coraggiosi che hanno sfidato truffatori bulgari, influenze suine, bacchette cinesi, cali di peso e svarioni sotto il sole a pancia vuota. La cosa certa è che oggi Beijing si è svegliata un po’ più vuota, e se non tutta la città, di sicuro il quartiere Hepingli. Nella speranza che altre Delegazioni seguano la prima, il Cartello di Benvenuto, come una profana fiaccola olimpica, è oramai arrivato in Italia, pronto per essere raccolto dai prossimi visitatori.


E siccome un famoso quesito ha imperversato in questi giorni, mi sembra giusto chiudere la parentesi personale ma assolutamente dovuta con un tocco di mistero: avranno capito i miei amati amici durante quale cena o pasto hanno assaporato incoscienti il pene di un toro?


 

11 commenti:

  1. ....grazie ancora Suto!!!!!!!
    Firmato: i 3 caballeros qui sotto (la delegazione è abbastanza riconoscibile!?)
       

    RispondiElimina
  2.  grazie a voi!
    sembrano fatti apposta per voi tre, ed io mi sento di aggiungere queste che mi sembrano significative  

    RispondiElimina
  3. ...manca solo un emoticon sottopeso..buahahahahahahahahaha

    RispondiElimina
  4. Vorrei una didascalia per riconoscere i 3 caballeros....

    RispondiElimina
  5. Vale...vuoi sempre la zuppa già cotta...dai provaci...dal mio primo commento siamo riconoscibilissimi...prova!

    RispondiElimina
  6. Ufff...ma no!!!!! Dai che mi incasinate la Vale e poi parte il treno. Allora Vale...la forchetta è mia, il copricapo è quello con cui Bonde ha scalato il tetto del mondo (cioè il grande Muretto) e i pesi sono d Pompeo...semplice no!?

    RispondiElimina
  7. allora, te BB non hai mangiato altro che riso in bianco, come puoi essere quello con coltello e forchetta???

    RispondiElimina
  8.  lo mangiava con la forchetta...e comunque dobbiamo spezzare una lancia a suo favore: ha mangiato cose che nessuno avrebbe mai pensato, ancora ricordo come razzolava l'anatra alla pechinese!

    RispondiElimina