Grande serata di festa a Tianan'men ieri sera: migliaia di figuranti ad inscenare scenografie e danze, canzoni patriottiche su basi musicali eterogenee, testi creati da apparentemente infinite variazioni sul tema "Cina ti amo" cantati su melodie che andavano dalle note tradizionali cinesi ad inni di sovietica memoria, ma anche romanticismi alla vie en rose e valzer (quasi) travolgenti. Per arrivare poi a curiose canzoni patriottiche su ritmiche techno, di chiara ispirazione '70 e '90. Potenziali hit da disco-music sparate nell'aria mentre milioni di luci componevano parole d'ordine d'antica memoria: "Il popolo è grande", "Sviluppo della scienza", "Lunga vita alla patria". Ma i beat non sono riusciti a muovere i capi, i signori del partito e del governo, seduti attorno a tavolini sul rostro di Tianan'men intenti a sorseggiare te, con gli sguardi ora soddisfatti, ora curiosi ma anche stanchi. E intanto in piazza un continuo turbinare di danze dei leoni, lanterne rosse, ventagli, arti marziali e fuochi artificiali. Fino al grande finale, quando i leader del Comitato centrale, i nove uomini più potenti di Cina, vengono invitati fuori, ad unirsi all'ultima danza insieme a decine di bambini e ragazi e ragazze con i costumi delle minoranze etniche: ecco Hu Jintao, di nuovo in completo una volta smessa la divisa maoista indossata al mattino, ecco il premier Wen, l'unico il cui sorriso sembra sincero, in fondo lui è il nuovo premier del popolo, ecco gli altri tutti impacciati e dai sorrisi un po' tirati, e tra loro l'ex presidente Jiang Zemin dall'espressione stampata ed i movimenti meccanici. Un bel quadretto per chiudere i festeggiamenti, circondati da spettacolari fuochi d'artificio e dall'amore incondizionato del popolo. Senza accorgercene siamo finiti, come per magia, in un poster di propaganda degli anni '50.
bello!
RispondiEliminami piace molto sia il titolo che l'articolo....brev!
grazie!aspettavo solo l'occasione per sfoggiare questo titolo ad effetto!
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