"Guerra aperta". Questo promette la Corea del Nord alla Corea del Sud, qualora la comunità internazionale decidesse di applicare ulteriori sanzioni a Pyongyang, dopo la presentazione al pubblico dei risultati dell'indagine sull'affondamento della nave sudcoreana Cheonan, le cui vittime furono 46 marinai. Secondo l'indagine, condotta da un team internazionale, non ci sono più dubbi che la nave sia stata affondata da un siluro nordcoreano, del quale sarebbe stato rinvenuto un pezzo nelle acque teatro dell'incidente. Ma se il Nord minaccia guerra, il Sud invece mostra i muscoli ma non si lascia andare a proclami belligeranti: la ripresa economica è in atto, ed in novembre Seoul ospiterà il G20, inteso come momento culminante del governo di Lee. Quindi una guerra, o una situaizone di tensione, è tutt'altro che auspicabile. Ed allo stesso tempo, il governo sudcoreano vuole forse giocare la carte della provocazione senza gesti plateali: il regime di Kim al nord non naviga in buone acque, tra crisi economica, problemi riguardo alla successione e generale disinteresse del mondo verso il disgraziato paese. Ed i governanti lo sanno che se vengono a mancare gli aiuti internazionali, tutto crolla. Seoul ha già fatto capire che non si farà ricattare. Ora rimane solo la Cina nel ruolo di alleato storico, ma un ruolo che sembra stare oramai stretto a Beijing, che anzi a volte finisce per imbarazzare i governanti cinesi: la Corea del nord è un vicino bizzoso e spesso crea tensioni, ma è comunque un fondamentale stato cuscinetto per tenere le forze armate dello zio Sam a distanza di sicurezza.
In un momento in cui è lecito aspettarsi l'inaspettato, vedremo nelle prossime settimane come si muoveranno i protagonisti. Ben sapendo che è nel crepuscolo dell'impero che spesso avvengono follie e gesti inconsulti da parte di governanti oramai condannati e destinati a cedere il passo. Ma tenendo allo stesso tempo presente che sono anni che si prospetta la fine del regno comunista della famiglia Kim, che però è rimasta fino ad oggi al potere.
Concordo con te; la Cina vede sempre più nella Corea del Nord un alleato molto imbarazzante e i rapporti con la Corea del Sud sono sempre più stretti (le motivazioni secondo me non sono solo economiche ma anche politiche). Ho l'impressione inoltre che quello che a me sembra un disimpegno da parte dell'amministrazione Obama, potrà in futuro rafforzare ulteriormente la posizione di Pechino e la sua forza mediatrice.
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