Il 1 gennaio 2010 è entrato in vigore il Trattato di libero commercio (FTA, Free Trade Agreement) tra la Cina ed i paesi membri dell'Asean, l'Organizzazione degli Stati del sud-est asiatico. In questo modo, dopo anni di discussioni e lavori (l'idea di questo tipo di accordo era nell'aria da metà degli anni '90) si è creata questa nuova area di libero scambio economico che coinvolge quasi 2 miliardi di persone ed, oltre alla Cina, Thailandia, Vitnam, Myanmar, Cambogia, Indonesia, Malesia, Filippine, Laos, Brunei e Singapore. L'enorme nuovo mercato trans-nazionale diviene così il terzo per importanza al mondo. Nei promotori dell'accordo, questo darà una nuova spinta all'economia della zona, migliorando gli scambi, favorendo le relazioni e creando un clima più cooperativo anche dal punto di vista politico e culturale. Inoltre si prevede che migliorerà la concorrenza tra i vari attori dei diversi paesi, che dovranno dunque migliore la propria produzione per poter invadere i vicini vicini. O tagliare i costi, a seconda delle inclinazioni, e si sa chi sono le vittime principali in questo genere di sistemazioni, non certo chi questo accordo lo ha sponsorizzato e creato.
(nella foto, la cerimonia di inaugurazione del Trattato tenutasi a Nanning, Cina)
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