104 è il numero dei morti accertati fino ad ora nell'incidente avvenuto sabato scorso presso la miniera Xinxing nella città di Hegan, provincia nordorientale cinese dello Heilongjiang. Purtroppo non è una novità, nel 2008 sono morti 3200 lavoratori in disastri minerari. Beijing ribadisce che negli anni molto è stato fatto per porre fine alla strage, tra chiusura di miniere illegali (che sono anche quelle maggiormente inquinanti in quanto meno controllate) e stesura di nuove legislazioni per il lavoro. ma mentre le squadre di soccorritori scavano alla ricerca di eventuali superstiti ogni misura appare come non sufficiente. La Cina dipende ancora dal carbone per larga parte del suo bisogno energetico; nonostante la decisa svolta in chiave rinnovabile, passeranno ancora molti anni prima di notare cambiamenti significativi, e sorprendemente il mercato di tale risorsa è ancora florido, grazie a Usa, Cina ed india (si veda il seguente articolo a riguardo http://www.avvenimentionline.it/content/view/3147/742/ ). Tra gli accordi presi tra Obama ed Hu Jintao recentemente vi sono anche intese sull'o sfruttamento del carbone e relativo commercio. Quindi la popolazione cinese dovrà leggere di morti in miniera per ancora molti anni a venire.
Nel frattempo il ministro della difesa cinese Liang Guanglie è arrivato ieri a Pyongyang per una visita ufficiale con el autorità della Corea del nord, mentre sempre più forte è la presisone internazionale affinchè il paese si sieda nuovamente al tavolo dei negoziati a 6 insiema a Corea del sud, Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia.
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