Solo ieri scrivevo delle iniziative di Corea del sud, Brasile e Russia per il taglio delle emissioni, in risposta a quella che sembrava una battuta d'arresto imposta da Usa e Cina nel loro incontro bilaterale. Sembra invece che quelle iniziative abbiano aperto una diga, una rincorsa a prendere impegni seri: ieri la Casa Bianca ha resi noti gli obiettivi che proporrà a Copenhagen: taglio al livello del 2005 del 17% entro il 2020, del 30% entro il 2025 e del 42% entro il 2030. Come se non bastasse, ecco arrivare oggi l'analogo progetto cinese: l'agenzia nazionale Xinhua diffonde le cifre, insieme alla conferma che il premier Wen parteciperà alla conferenza danese: taglio delle emissioni di anidride carbonica del 40% entro il 2020. Da notare anche come tutti si sforzino di ammettere che le decisioni prese a riguardo sono unilaterali e non condizionate, quasi a rimarcare al propria rettitudine ed il non dipendere dai diktat altrui. Vedremo quando inizierà la ocnferenza come si svilupperanno questi piani, non dimenticando che il mondo ha bisogno di scelte condivise, solo inq uanto tali veramenti efficaci.
Nel frattempo oggi Beijing e altre città cinesi si sono svegliate immerse nella nebbia. Il che le rende molto vicine alla leggiadra visione odierna della bassa padana.
bello il "nostro" palazzo immerso nella nebbia...ma l'hai fatta tu a suo tempo o hai un fotoreporter stanziato a beijing?
RispondiEliminaBibbi vinci il premio come commentatore n.1 e forse anche come il più coraggioso, visto i ferrei controlli di Visottica sui pc! comunque ho una spia a Beijing che mi fa le foto...
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