martedì 19 giugno 2012

Presenza cinese sulla stampa italiana

Nel momento in cui scrivo, alle 20.35 di oggi 19 giugno, la homepage di un noto quotidiano italiano è piena di notizia che hanno a che fare con la Cina. Non svelerò il nome del quotidiano per non fare pubblicità, ma grazie ai link scoprirete subito qual'è.
C'è la classica notizia di falsi made in China, che non sono più giocattoli o vestiti ma biglietti ferroviari per il Leonardo Express a Roma. Un altrettanto classico reportage fotografico sull'inquinamento, in particolare sull'aria divenuta gialla per lo smog a Wuhan. C'è poi un video che testimonia i progressi della tecnologia in Cina, in questo caso attraverso l'impresa di un sommergibile che ha raggiunto i 6908 metri di profondità nella Fossa delle Marianne.
L'importanza dello studio del cinese è ribadita in un video che parla di un sito che allieta lo studio dell'ostica lingua tramite ragazze in lingerie.
Infine, una bella galleria fotografica su di un imprevisto presunto divertente occorso a Hu Jintao durante il G20 in Messico. Meno divertente dell'imprevisto in sè è solo il fatto che per l'ennesima volta si è fatta confusione tra il nome ed il cognome di un cinese. Non prendertela Presidente Jintao, a quanto pare per i nostri giornalisti sei un amico fraterno.
Contraffazione, inquinamento, progresso tecnologico, importanza crescente dello studio del cinese (=softpower). C'è buona parte della visione occidentale della Cina in una sola homepage. Ed un bello svarione a testimoniare quanto tale visione sia di gran lunga migliorabile.

2 commenti:

  1. Ho trovato il tuo blog per caso, stavo cercando informazioni sulla qualità dell'aria a Pechino. Io e mio marito siamo di Ravenna, ma da 4 anni viviamo all'estero. Ora in Francia, e Pechino potrebbe essere una futura destinazione. Prima vorremmo capire quanto è grave la situazione, soprattutto perché abbiamo una bimba di due anni. Su internet si legge che è grave, ma nessuno da numeri. Hai qualche informazione in più? Grazie
    Laura

    RispondiElimina
  2. Ciao Laura,
    il caso vuole che proprio oggi vedo circolare questa classifica
    http://www.thepostinternazionale.it/2011/12/le-10-citta-piu-inquinate-del-pianeta/
    che fa decisamente passare la voglia di andare a Pechino (ma anche quella di andare in molte altre città). Qui invece c'è la situazione in tempo reale http://bjair.info/
    Per esperienza personale, l'aria di Pechino è letale. Io manco da la ormai da due anni, e mi dicono amici che ancora ci vivono sia sensibilmente peggiorata. Negli anni successivi alle Olimpiadi non era malissimo, era la scia dei miglioramenti fatti per l'occasione. Poi a quanto pare si è tornati alle vecchie malsane abitudini.
    Ci sono giornate invernali, con tutti i riscaldamenti alla massima potenza, e magari non troppo vento, in cui senti proprio la dannosità. Si alternano giornate bellissime e limpide con momenti in cui tutto è avvolto dalla nebbia di smog e chissà quali altre amenità.
    Immagino che non sia la prospettiva migliore, in particolare se si hanno bambini. Ed è uno dei motivi che trattiene dal tornare in quella a mio parere bellissima città.
    Se non sono invadente, posso chiedere in che campo lavorate?

    RispondiElimina